Ci sono tre parole per definire la tua casa?
Luminosa, serena, fortunata.

Ti rifai sempre il letto?
Sì.

Cosa osservi dalla finestra?
Gli alberi, i gatti che guardano gli uccelli, i bambini sul monopattino, il sole calare, le volpi di notte che gironzolano o che a volte aspettano chissà cosa al centro della strada.

Chi non inviteresti mai?
Le persone con l’anima scura, e chiunque non voglia bere il tè con me.

Cosa noti nelle case degli altri?
A volte poco amore e disattenzione.

Hai un nascondiglio segreto?
Date le dimensioni, la casa e’ già un nascondiglio al sole.

Quale animale non domestico vorresti tenere in casa?
Un pappagallo.

Di cosa parli in ascensore?
Non ce l’ho l’ascensore ma ho le scale e con i vicini ci chiediamo come stiamo, che tempo strano, posso usare il tuo carrello della spesa? Esci con la macchina fotografica oggi? Dove vai in vacanza? Come stanno i tuoi? Come va a Madrid a Roma? etc. A volte in italiano a volte in spagnolo ma la maggior parte delle volte in inglese.

Che scusa trovi per non uscire?
Non ho scuse…

Scarpe, ciabatte o piedi scalzi?
Calzini bucati sono uno standard britannico.

Quale accessorio per la casa non compreresti mai?
La televisione, ormai e’ inutile.

Da quanto tempo non pulisci la cucina?
Un giorno.

Casa nel caos e arrivano ospiti inattesi. Che fai?
Se sono amici apro sempre la porta, tanto mi conoscono. Se sono ospiti indesiderati li lascio fuori.

La cucina è fatta solo per cucinare?
Anche accendere gli incensi, fare la lavatrice e ricordare, le foto personali di amici, nipoti sorelle e chiunque sia stato importante sta lì sopra il frigorifero.

Cosa scriveresti sul citofonoal posto del cognome?
“Citofono rotto, fischia forte.”

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